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L'ENTROTERRA VENEZIANO

Questo percorso di circa 25 km gioca lungo gli argini tra rive boscose, scorci seducenti e testimonianze archeologiche, “curioso” ambiente incontaminato che offre uno dei paesaggi lagunari più affascinanti del mondo. Si parte da Vigonovo dal punto di connessione con il circuito fluviale di Padova, da qui si percorrono i territori della antica Sarmazza (all’epoca presidio di guerrieri barbari) che, a partire dalla metà del XIX secolo, fu diviso in due dallo scavo dell’attuale ramo principale del Brenta, chiamato Cunetta. Lungo il percorso si incontrano Villa Sagredo che pare essere stata edificata sulle rovine di un fortilizio romano e, procedendo verso la piazza principale di Vigonovo, la chiesa di Santa Maria Assunta. Raggiungendo l’argine del Brenta Cunetta si apre una incantevole visuale della campagna e si arriva nel territorio del Cornio (Medoacus minor). Da qui si discende sull’alta Saccisica puntando al suo capoluogo Campolongo Maggiore. Procedendo verso il ponte di Bojon si ritorna al territorio del Cornio raggiungendo Sandon con la Chiesa di San Giacomo, Villa Caffrè e fattoria Saggiori, un tempo Convento delle suore di Torcello, poi Fossò con la Chiesa del settecento e la canonica della stessa epoca, la trifora di Ca’ Pisani, unico reperto esistente della antica casa vescovile. Proseguendo verso Galta si ritorna alla Sarmazza e si raggiunge nuovamente il naviglio del Brenta. Oltrepassata la chiusa e attraversato il Brenta si arriva al punto di partenza

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